La prima cosa che sicuramente ti hanno consigliato è stata proprio questa ma ora, dati alla mano, è stata davvero la soluzione giusta?

La risposta corretta, come spesso capita, è: dipende! ……ma stavolta vogliamo spiegarti bene il perché!

La VPN, come sicuramente saprai, permette di collegarsi in modalità protetta e sicura alla rete aziendale ma non tutte le soluzioni sono sicure e non tutte danno le stesse prestazioni.

Un recente studio su 150 applicazioni VPN gratuite per Android (tra le quali Hotspot Shield Free, SuperVPN, Hi VPN, Turbo VPN, Snap VPN, X-VPN e VPN Proxy Master ecc), condotto da Simon Migliano – ricercatore presso Metric Labs – ha rivelato che il 18% di queste conteneva potenziali malware o virus, l’85% presentava autorizzazioni o funzioni che potevano mettere a rischio la privacy e il 25% esponeva il traffico a perdite DNS e simili. Uno studio parallelo sulle prime 20 applicazioni VPN per iPhone ha prodotto simili risultati.

Se consideriamo le VPN più popolari e apprezzate dagli utenti come Surfshark, NordVPN, e Express VPN hanno invece tutti protocolli di crittografia e funzioni di sicurezza incorporati ma non possono proteggere contro i malware.

Quindi la risposta più corretta alla domanda è NO, se non hai inserito anche degli strumenti antivirus e anti malware tra quelli forniti ai tuoi collaboratori.

Per meglio sfruttare le vulnerabilità descritte sopra, anche l’attività degli hackers sta cambiando, indirizzandosi verso i Remote Workers, che con la loro attività hanno dilatato il perimetro della rete aziendale, come testimoniato anche dagli articoli qui sotto:

Hackers are scanning

VPN sotto attacco

VPN Top 10